Le contratture muscolari: cause e trattamento

- La contrattura muscolare
- Contrattura: Sintomi
- Contrattura: Classificazione
- Contrattura ontogenetica – La contrattura è congenita, ad esempio un piede torto congenito.
- Contrattura neurogena – La contrattura è causata da un danno ai nervi, ad esempio dovuto alla poliomielite o alla paralisi spastica.
- Contrattura dogena – la causa è il dolore che induce la persona interessata ad adottare una postura protettiva, ad esempio nel caso della sciatica.
- Contrattura dermatogena – La contrattura è causata da una contrazione della pelle, ad esempio nella formazione di cicatrici dopo le ustioni.
- Contrattura artrogena – Una contrattura correlata all’articolazione, ad esempio nel reumatismo.
- Contrattura tendino-miogenica – La rigidità articolare è causata dal restringimento dei tendini, ad esempio le contratture di Volkmann.
- Contrattura psicogena – La persona interessata non muove un'articolazione, consapevolmente o inconsapevolmente. La causa può essere un'esperienza traumatica (B.D. Kattaghen, et al., 1980).
- Contratture fasciogeniche – Infiammazione, lesioni o immobilizzazione causano il restringimento delle aponeurosi o della fascia; un esempio tipico è la contrattura di Dupuytren.
- Deformità posizionale – La contrattura è causata dal posizionamento improprio di pazienti immobili; un errore infermieristico ben noto in questo contesto è il piede equino (J. Krämer, et al., 2004).
- Contrattura: Cause
- Infiammazione (ad esempio nel contesto di una malattia reumatica)
- Cicatrici
- Malattia di Sudeck
- Restringimento fasciale
- Sindrome compartimentale con necrosi muscolare ischemica e danno ai nervi
- Disturbi neurologici con spasticità.
- Artrogriposi multipla congenita
- Sindrome di Conradi-Hünermann
- Displasia diastrofica
- Fibrodisplasia ossificante progressiva
- Omocistinuria
- Sindrome di Marfan
- Nanismo metatropico
- Sindrome del pterigio multiplo
- Displasia spondiloepifisaria congenita
- Trisomia 8
- Contrattura: Trattamento
- Contrattura: Fisioterapia
- diminuire la tensione attraverso il movimento:
- è necessario evitare una postura protettiva innaturale e continuare a muoversi compatibilmente con il dolore.
- Un attento allungamento dei muscoli contratti ha un effetto rilassante.
- Alleviare la tensione riducendo lo stress fisico e psicogeno:
- Eliminare i fattori di stress fisico ma anche psicogeno: nel 70% dei casi lo stress psichico si “accumula a livello della colonna vertebrale, maggiormente a livello cervico-dorsale ma anche a livello lombare. Quando la tensione mentale diminuisce, anche i muscoli possono “lasciarsi andare”.
- Diminuire la tensione con il calore:
- Il trattamento termico può anche alleviare la tensione poichè il calore favorisce la circolazione sanguigna, allevia la tensione muscolare e può quindi avere un effetto antidolorifico.
- Si possono utilizzare diverse metodi per produrre calore in modo da rilassare la muscolatura contratta della schiena: dalle semplici borse dell'acqua calda o cuscini con pezzetti di legno al loro interno alle più complete e complesse attrezzature fisioterapiche (come ad esempio ipertermia o tecarterapia). Oppure, in farmacia sono disponibili speciali cerotti termici, che possono essere indossati anche sotto i vestiti in qualunque momento.
- Diminuire la tensione con trattamenti manuali:
- Un trattamento professionale fisioterapico riduce la contrattura muscolare e, in molti casi, ne trova anche la causa originaria.
- massoterapia decontratturante,
- tecniche di terapia manuale,
- tecniche di stretching o di PNF,
- diatermia/tecarterapia
- ipertermia,
- ultrasuonoterapia,
- magnetoterapia,
- elettrostimolazione decontratturante,
- kinesiotaping
- crioterapia,
- elettroterapia analgesica.