Non solo girovita o forma migliore, l’alimentazione può essere determinante anche per recuperare da un infortunio.
L'intervista a Valentina Guttadauro
I tempi per riprendersi da un problema muscolare o articolare possono dipendere anche da ciò che mangiamo: una dieta adeguata è infatti in grado di ridurre i tempi di infortunio e di recupero da parte dell'organismo. Un’attenzione in più che può fare la differenza, come spiega
Valentina Guttadauro, Biologo nutrizionista e Dottore in Scienze della Nutrizione Umana /Farmacia Ospedaliera:
“Nel recupero post infortunio è importante anche il tipo alimentazione che andiamo a seguire: i cibi possono avere effetti benefici ma anche effetti nocivi, soprattutto quando il corpo è in una condizione particolare come quella successiva a un infortunio - spiega: così come esistono cibi che hanno un’azione anti infiammatoria, ci sono alimenti che possono rallentare i tempi di recupero”.
Il consiglio è dunque di “preferire cibi con proprietà anti ossidanti e anti radicali liberi e va prestata attenzione all’idratazione del corpo. Accanto alla preparazione fisica e mentale serve anche quella nutrizionale perché quello che mangiamo influenza la nostra performance in termini di energia e vitalità. Per questo io dico sempre che l’allenamento non va fatto solo in palestra ma anche a tavola!”, prosegue.
Una novità nel campo del recupero post infortunio: “Fino ad ora si puntava ad allenare i muscoli del corpo, andando a tralasciare chi dà l’input al fisico: il cervello. Che, se ben nutrito, non solo porta uno stato d’animo positivo ma aiuta il corpo a presentarsi in condizioni ottimali per una gara o a recuperare più velocemente da un infortunio”.
Gli esempi di alimenti utili a velocizzare i tempi di recupero non mancano: “Un alimento anti infiammatorio è ad esempio il pesce ricco di
Omega 3. Si tratta di una sostanza scoperta tutto sommato di recente che ha dimostrato come non ci sono soltanto grassi che hanno un’azione pro infiammatoria (e che si possono trovare anche nella carne, nei formaggi grassi e nei cibi industriali) ma esistono anche quelli che hanno un’azione protettiva per il sistema cardiovascolare e anti infiammatoria. Il
consumo di Omega 3, attraverso certi tipi di pesce o con integratori di alta qualità, abbassa il rischio di un infortunio per uno sportivo”, racconta la dottoressa Guttadauro.
Non solo, “molto importante è il consumo di olio extravergine di oliva che, ricco di vitamina E, rappresenta un "elisir di lunga vita" per la sua azione antiossidante. E una medesima azione è collegata al licopene che si può assimilare nel passato di pomodoro. Una dieta attenta insomma è senza dubbio un alleato anche nel recupero da un infortunio”, aggiunge.
In caso che la dieta da sola non basti, si può anche fare ricorso agli integratori dove Sixtus Italia mette in campo una serie di prodotti in grado di accorciare i tempi di recupero e di rimettere in forma l’organismo: “Sicuramente il
MultiSix è un prodotto ottimo: è completo con tutto ciò che serve nel caso di recupero post infortunio – spiega la dottoressa Guattadauro -. Altrettanto importanti e consigliati sono tutti gli integratori con magnesio e potassio e
Vitamina C che potenzia il sistema immunitario e aiuta il recupero. Poi c’è
Omega 3 che rappresenta un validissimo aiuto per il recupero post infortunio e su questo bisogna fare una specifica. Gli
Omega 3 sono estratti dal fegato dei pesci di grossa taglia dove possono restare residui di metalli pesanti. Per questa ragione diventa fondamentale la selezione della materia prima e il processo di purificazione su cui ci deve essere una garanzia di qualità. Bisogna sempre stare attenti a quello che si trova sul mercato degli integratori, puntare sulla qualità e non fidarsi dei prezzi bassi”.
Un ragionamento che riguarda principalmente chi compie attività fisica in maniera saltuaria: “Lo sportivo professionista permette al suo corpo di adattarsi all’attività fisica: questo vuol dire che si abitua anche ad andare incontro a dolori e infiammazioni. Nel caso invece dello sportivo fai-da-te ci sono minori controlli e l’impegno in un’attività stressogena per l’organismo rischia di portare danni e infortuni per cui diviene ancora più importante un’attenta alimentazione”, consiglia la dottoressa Guttadauro. In questo senso “è bene sottolineare che ancora c’è poca attenzione: si continuano a prendere integratori per sentito dire senza ragion di causa, si pensa che l’integrazione sia solo a base di proteine. Il mio invito è di riporre la massima attenzione su ciò che mangiamo e sull’uso e sulla scelta degli integratori che non sono assolutamente tutti uguali: la qualità della materia prima fa la differenza e determina la vera efficacia di ciò che assumiamo”, conclude.