Allenamento in piscina: pro e contro
- 1 Nuoto disciplina completa
- 2 Cambiamenti fisici
- 3 Benefici allenamento piscina
- 4 I contro del nuoto
- 5 Utili consigli per allenarsi in piscina
Il nuoto è la disciplina sportiva più completa del mondo: lo dicono i medici e lo conferma anche la scienza. Dal punto di vista tecnico permette di tonificare i muscoli
grazie ad esercizi per gambe e glutei, senza però tralasciare le braccia.
Tuttavia è importante saper impostare bene l’allenamento in piscina,
così che possa portare ogni vantaggio possibile allo sportivo.
Infatti, se gli esercizi in acqua non vengono svolti correttamente, c’è il rischio che si possa andare incontro a una serie di inconvenienti fisici.
Come cambia il corpo grazie all'allenamento in piscina?
Definito a tutti gli effetti come uno sport completo, il nuoto è adatto a qualunque età,
permette di far lavorare tutti i muscoli e aiuta a migliorare la postura.
Se viene eseguito un allenamento di nuoto costante (ovvero almeno una o due volte a settimana), il corpo ne giova: in acqua, infatti, i movimenti risultano più rapidi, donando una sensazione di leggerezza generale.
Chi soffre di problemi alle articolazioni o ai muscoli ne ottiene un enorme beneficio.
L’allenamento in piscina aiuta ad aumentare la forza e la massa muscolare grazie ad esercizi di resistenza ottimali, senza dimenticare che persino le ossa si rafforzano.
Le articolazioni e i legamenti diventano più flessibili e i muscoli si allungano grazie alle bracciate eseguite in acqua.
Il corpo cambia se sottoposto a un corretto allenamento in acqua.
E questi sono soltanto alcuni dei benefici che porta con sé. Vediamo insieme gli altri.
Quali sono i benefici del nuoto?
In acqua il corpo è sostenuto ed è reso più leggero: questo perché la gravità è ridotta.
Inoltre i movimenti sono in parte ostacolati dalla resistenza opposta dall’acqua e ciò permette di sviluppare i muscoli, stimolando uno sforzo costante.
Ogni movimento avviene per trazione e le compressioni sono ridotte alle sole spinte contro il bordo della vasca.
Tutto questo riduce enormemente le probabilità di infortuni e incidenti, che si manifestano solo per chilometraggi molto elevati e in soggetti che presentano problematiche già preesistenti alle spalle.
Come abbiamo già accennato, il nuoto è uno sport completo perché garantisce la tonificazione di tutto il corpo, dalle spalle, al tronco, alle gambe, fino ai glutei.
Ogni parte è chiamata in causa per svolgere un lavoro.
I movimenti diventano più flessibili e i muscoli si allungano, ma non solo.
L’allenamento in piscina porta numerosi benefici anche al cuore e al respiro.
Infatti, oltre a rafforzare i muscoli pettorale, delle spalle e degli arti, il muscolo cardiaco ottiene un enorme giovamento da questi esercizi in acqua: almeno 30 minuti di attività fisica in acqua riducono l’insorgenza di possibili malattie cardiache.
Il corpo viene mantenuto costantemente in movimento in acqua e questo aiuta a bruciare numerose calorie: non è un caso che il nuoto sia l’alleato ideale della dieta dello sportivo.
In generale, 10 minuti di nuoto aiutano a bruciare 60 calorie.
Il nuoto aiuta anche ad evitare gli attacchi di asma, un problema molto comune anche in ambito sportivo.
Allenarsi in piscina giova nella cura del respiro, soprattutto per i
bambini più piccoli che soffrono di asma.
I contro dell’allenamento in piscina
Il nuoto porta numerosi vantaggi al corpo e raramente presenta delle controindicazioni. Tuttavia se gli esercizi vengono eseguiti scorrettamente, può capitare che si incorra in alcuni piccoli infortuni.
Come è già stato osservato, l’acqua aiuta il corpo a galleggiare e le uniche compressioni si hanno nella spinta dal bordo durante le virate.
Ciò abbatte qualunque forma di infortunio, che si manifesta solo per chilometraggi elevati e in soggetti predisposti ad infortuni alle spalle.
Per evitare gli infortuni occorre curare molto la tecnica ed evitare di utilizzare strumenti che aumentano la resistenza dell’acqua come le palette, se non si è in possesso di una tecnica più che soddisfacente.
Una tecnica errata spesso sollecita alcune articolazioni facilitando gli infortuni la cui probabilità è comunque molto bassa.
Come strutturare un allenamento in piscina
Nel nuoto, tutto è basato sulla tecnica: se vengono eseguiti correttamente gli esercizi,
il rischio di farsi del male è ridotto.
Perciò, com’è possibile prepararsi correttamente a un allenamento in piscina?
Prima di tutto, è necessario definire l’obiettivo: dimagrire?
Recuperare le forze dopo un infortunio? Creare una base aerobica?
Una volta stabilito ciò, si può iniziare a pensare alle varie fasi dell’allenamento,
facendosi aiutare, dove necessario, da un istruttore.
Gli esercizi di nuoto sono personalizzati sulla base degli obiettivi posti dall’atleta tenendo di conto del livello tecnico, della preparazione fisica e del tempo a disposizione.
Di solito, però, un allenamento in piscina è costituito da tre distinte fasi:
- riscaldamento
- allenamento
- defaticamento o stretching
Il riscaldamento viene fatto fuori dall’acqua attraverso una serie di esercizi in grado di attivare i muscoli di spalle, braccia, busto e collo.
Di norma, questa fase dura dai 5 ai 10 minuti, poi è il momento di entrare in acqua.
Il riscaldamento continua nuotando in scioltezza nello stile più congeniale all’atleta, che si dovrà concentrare su respirazione e movimento, senza sforzarsi eccessivamente.
Poi è il momento di dedicare 10-15 minuti alla tecnica, sfruttando tavolette e pull buoy, così da concentrare il lavoro su braccia e gambe.
La fase di allenamento prosegue con vasche, ripetizioni e recuperi che variano a seconda della preparazione e degli obiettivi prefissati.
Questa parte dura fino ai 20 minuti.
Una volta concluso, è il momento della fase di defaticamento.
Devono essere eseguite una serie di vasche in scioltezza per 10-15 minuti, così da abbassare la frequenza cardiaca.
Fuori dall’acqua, invece, vengono eseguiti dei semplici esercizi di stretching per sciogliere i muscoli di collo, spalle e braccia.