La terapia a ultrasuoni: le principali applicazioni
A cosa serve l'ultrasuonoterapia? Scopri le sue principali applicazioni e come può esserti utile!
Cosa sono gli ultrasuoni e a cosa servono
Il termine “ultrasuono” è stato concepito in riferimento all'udito umano, che è in grado di percepire frequenze fino ad un massimo di 17000 – 20000 Hz. Quindi, quando parliamo di ultrasuoni, anche in riferimento a terapie elettromedicali, facciamo riferimento a tutte quelle onde acustiche che vibrano a una frequenza maggiore di 20000 Hz, o 20 Khz. Il suono è una vibrazione di un mezzo a caratteristiche elastiche che genera un movimento oscillatorio. La vibrazione induce una serie di compressioni e rarefazioni che si diffondono nei mezzi fisici che la circondano in forma di onda di pressione: questa è l'onda sonora. La velocità di propagazione dell'onda sonora dipende dalla caratteristiche del mezzo attraversato e dalla sua temperatura, così come la sua conducibilità, la sua impedenza e la lunghezza d'onda. L'unico parametro oggettivabile è la frequenza, poiché rimane indipendente dalle caratteristiche fisiche del mezza attraversato. La produzione artificiale di ultrasuoni per la fisioterapia strumentale è rappresentata da apparecchiature di tipo elettromeccanico, basato sulle proprietà piezoelettriche dei cristalli di quarzo che, sottoposti ad un campo elettrico, si deformano. Con un'opportuna tensione alternata prodotta da un generatore, si possono far vibrare i cristalli alla frequenza “ultrasonica” desiderata, che è in fisioterapia classica di 1 Mhz o 3 Mhz (Zati A., Valent A., 2006). Si parla, insomma, di terapia a ultrasuoni.
Elettromedicale per la terapia a ultrasuoni
I parametri di un apparecchio per ultrasuonoterapia sono essenzialmente 4 (Menarini C. e M., 1985):
- Frequenza: sono utilizzate principalmente due frequenze.
• 1 MHz, minore energia ma maggiore penetrazione. Almeno 5 cm di profondità con effetti anche sul tessuto osseo. • 3 Mhz, maggiore energia che determina il riscaldamento di cute e sottocute. - Intensità: il valore dell'intensità (Watt/cm²) deve essere variato a seconda della consistenza e della superficie da trattare.
- Superficie dell'erogatore: dipende dalla dimensione dell'organo da trattare e influisce sull'intensità (maggiore è la superficie, minore sarà l'intensità).
- Duty Cicle: erogazione continua (100%) o pulsata (0-99%). Un minore duty cicle permette una maggiore dispersione del calore.
Modalità di trattamento con ultrasuoni
Modalità diretta
Direttamente sulla cute, con l'utilizzo di un gel specifico. Può essere eseguita con una specie di “massaggio” effettuato sulla zona con il manipolo dell'ultrasuono, oppure statico con il manipolo fisso in un determinato punto. La modalità diretta con massaggio circolare col manipolo è il modo più sicuro per erogare l'ultrasuonoterapia fornendo un'azione combinata di massaggio manuale, calore e micromassaggio ultrasonico. Utile inoltre valutare la tolleranza individuale alla terapia con ultrasuoni, regolando l'intensità con valori variabili da 1.5 – 3 W/cm² con una durata media variabile da 5 a 10 minuti. Il duty Cicle è direttamente proporzionale alla quantità di calore generato e si utilizza al 100% quando si vuole privilegiare questo tipo di effetto biologico. La modalità diretta statica prevede un duty cicle massimo di 50% è un'intensità massima di 0.5 W/cm², ed è applicata solitamente con l'utilizzo di un braccio meccanico per fissare il punto di azione, sempre interponendo tra il manipolo e la cute l'apposito gel (Prentice W.E., 1999).
Modalità indiretta
Definita comunemente come ultrasuonoterapia in acqua, prevede l'immersione della zona da trattare. Vengono utilizzate intensità notevolmente superiori alla precedente modalità (fino a 10 Watt/cm²) e con una tempistica media di circa 20 minuti. È frequentemente utilizzata per superfici irregolari quali piedi e mani (Prentice W.E., 1999).
Indicazioni terapeutiche degli ultrasuoni
L'utilizzo dell'ultrasuonoterapia è quasi esclusivo per patologie di tipo ortopedico, in alcune delle quali risulta la terapia fisica di elezione, e talvolta in alcune patologie reumatiche come coadiuvante grazie all'effetto analgesico degli ultrasuoni. Le indicazioni terapeutiche degli ultrasuoni sono dovute maggiormente agli effetti meccanici delle onde ultrasoniche, ma sono anche considerate le azioni dovute agli effetti termici (Clark G.R., Stenner R., 1976).
Gli effetti della terapia a ultrasuoni
Effetti meccanici
La variazione di pressione nei tessuti determina fenomeni di compressione e decompressione, che si traducono poi in attrito producendo calore. Questi effetti inducono una risposta molto simile a quella di un massaggio profondo, favorendo gli scambi dei liquidi tissutali con effetti anti-edemigeni, efficaci per ridurre edemi post-traumatici o di altra origine. Inducono inoltre un effetto fibrolitico nei tessuti con esiti cicatriziali o aderenziali di varia origine patologica. Inoltre, innalzando la soglia dei nocicettori, producono un effetto analgesico (Valobra G.N., 2000).
Effetto Termico
Quando un fascio di ultrasuoni penetra in un tessuto disomogeneo come il corpo umano, esso viene riflesso, assorbito o rifratto a seconda del tessuto che incontra e della sua diversità rispetto al tessuto precedentemente incontrato. Grazie a questi 3 fenomeni è possibile ricostruire in diagnostica la classica immagine ecografica. La terapia a ultrasuoni su un arto, schematizzato come esempio in cute, muscolo e osso, supera agevolmente i primi due per andare poi ad incontrare il periostio della superficie ossea. Qui, gran parte degli ultrasuoni vengono riflessi indietro all'interno del muscolo, che si riscalda. Una parte del fascio viene rifratta e si trasferisce ortogonalmente diffondendosi lungo la superficie dell'osso, con il conseguente riscaldamento di anche di essa. Solo una parte raggiunge l'osso dove viene completamente assorbita. Questo assorbimento dipende direttamente dalla frequenza: in generale la penetrazione è inversamente proporzionale alla frequenza. Questi effetti termici generati dall'ultrasuonoterapia inducono, come altre forme di termoterapia, aumento del metabolismo locale, riattivazione del micro- e macrocircolo, riduzione degli spasmi e contratture muscolari (Valobra G.N., 2000).
Le applicazioni della terapia a ultrasuoni
Le principali applicazioni dell'ultrasuonoterapia sono quindi le seguenti (Hertling D., Kessler R.M., 1996):
- artrosi,
- borsiti,
- capsuliti,
- cicatrici e cheloidi,
- coccigodinia,
- contratture muscolari,
- edemi post-traumatici,
- ematomi organizzati,
- epicondiliti,
- fratture,
- lesioni muscolari sub-acute o croniche,
- nevralgie superficiali,
- processi infiammatori sub-acuti e cronici,
- sciatalgie,
- sindrome da conflitto scapolo-omerale,
- tendinopatie e tendiniti, in particolare di piede e mano, come ad esempio il morbo di Dupuytren,
- tendinopatia e tendinite del rotuleo e dell'achilleo,
- sciatalgie.
In molte di queste patologie l'ultrasuonoterapia è da considerarsi la terapia fisica strumentale d'elezione:
- tendiniti, tendinosi e tenosinoviti;
- epicondiliti ed epitrocleiti;
- sindrome da impengement (conflitto sub-acromiale della spalla);
- M. di Dupuytren;
- coccigodinia;
- cicatrici ad evoluzione cheloidea.
Elettromedicali per ultrasuonoterapia
1. Ultrasix: è un'ultrasuonoterapia con frequenza da 1, 2 e 3 MHz portatile da banco. Mediante Ultrasix US è possibile ottenere emissioni di ultrasuoni continui o modulati con intensità e con tempi di erogazione programmabile e pertanto atte al trattamento termo terapico profondo di differenti stati patologici.
- Frequenza di uscita 1, 2, 3 Mhz
- Intensità massima 3.0 W/cm2
- Modalità di emissione: continua o pulsata
2. Criosix: crioultrasuono innovativo caratterizzato da due manipoli di trattamento da 1 e da 3 MHZ raffreddabili fino a meno 8 gradi centigradi. La sinergia prodotta dall'applicazione dell'ultrasuonoterapia congiuntamente alla crioterapia, permette di sfruttare a fondo i suoi effetti biologici (Costantino C., 2004). Grazie a questa modalità di impiego nella fisioterapia, il recupero è stato reso più rapido ed efficace grazie alle caratteristiche funzionali della crioultrasuono-terapia, che permette di trattare sia infortuni recenti sia in stato infiammatorio acuto e sub acuto.
- Frequenza di uscita 1, 3 Mhz
- Intensità massima 3.0 W/cm2
- Crioterapia min -8°
- Modalità di emissione: continua, pulsata o intermittente.