Gli infortuni e la guarigione

Distorsione alla caviglia: come guarire con la fisioterapia

Caviglia
1 Elementi e precisazioni
  • 1 Elementi e precisazioni
  • 2 Alcuni campanelli d'allarme
  • 3 La valutazione medica
  • 4 La terapia specifica
  • 5 Il ruolo della fisioterapia
  • 6

Quali soni i fattori di rischio che portano alla distorsione?

Il meccanismo abituale della distorsione della caviglia è un’improvvisa e rapida inversione e rotazione interna che sollecita i legamenti laterali della caviglia. Altre possibilità includono una forza esterna mediale-laterale sulla gamba durante l’atterraggio o appena prima dell’atterraggio, o una flessione plantare forzata, a esempio a calcio con un rinvio del pallone bloccato.
Vuurberg, nelle sue varie pubblicazioni, ha descritto diversi fattori di rischio e li ha suddivisi come intrinseci ed estrinseci. Scopriamo prima gli intrinseci e poi gli estrinseci.
Intrinseco:

  • ROM di dorsiflessione limitato
  • Diminuzione della propriocezione
  • Ridotti deficit nel controllo posturale (test di equilibrio su gamba singola positivo)
  • BMI (alto e/o basso, a seconda della fonte)
  • Elevata pressione mediale sulla pianta del piede durante la corsa
  • Forza ridotta
  • Coordinazione ridotta
  • Diminuzione della resistenza cardiorespiratoria
  • ROM totale della caviglia compromesso
  • Tempo di reazione peroneale rallentato
  • Femmine > maschi
  • Precedente infortunio alla caviglia (sebbene i risultati siano contrastanti)

Estrinseco:

  • Sport: basket, pallavolo indoor, sport su campo, arrampicata
  • Molti salti e atterraggi nella pallavolo
  • Giocare a calcio su erba naturale
  • Difensore di calcio
  • Tacchi alti
  • Il rischio estrinseco, al contrario,è maggiore per i ragazzi che per le ragazze

Distorsione alla caviglia: i sintomi

Dopo una distorsione di caviglia, nell’immediato o nel tempo di poche ore, l’articolazione è solitamente gonfia e camminare è doloroso.
La diagnosi medica si basa su un esame fisico e, in alcuni casi, su una radiografia per escludere lesioni ossee.
Generalmente, l’area lesionata è dolorante e gonfia e a volte i pazienti con una distorsione alla caviglia sperimentano spasmi muscolari, ovvero contrazioni indesiderate dei muscoli attorno alla caviglia. La gravità dei sintomi dipende dalla gravità della lesione: se sono lesionati anche i nervi, i soggetti possono avere difficoltà a percepire dove si trovano il piede e la caviglia a meno che non li guardino (perdita di sensibilità propriocettiva).

  • Distorsioni di grado leggero: sono presenti stiramenti e piccole lesioni in uno o più legamenti.
    La caviglia di solito avverte poco dolore e difficilmente si gonfia, ma l’articolazione è indebolita ed è maggiormente a rischio di lesioni. La guarigione può richiedere da poche ore a qualche giorno.
  • Distorsioni da moderate a gravi: questo tipo di distorsione comporta una lesione parziale del legamento.
    La caviglia si presenta solitamente gonfia ed edematosa e camminare è solitamente doloroso e difficile.
    La guarigione richiede giorni o settimane.
  • Distorsione molto gravi: questo tipo di distorsione alla caviglia può anche comportare danni ai nervi, oltre alla lesione completa del legamento o di più legamenti. L’intera caviglia può essere gonfia e contusa.
    L’articolazione della caviglia è instabile e non può più sopportare carichi. La guarigione richiede solitamente dalle 6 alle 8 settimane.
    Se non si aspetta che la caviglia sia completamente guarita prima di riprendere le normali attività, può aumentare il rischio di lesioni future e il processo di guarigione della caviglia potrebbe essere compromesso.

Nelle distorsioni della caviglia molto gravi, può verificarsi anche la rottura della cartilagine all’estremità delle ossa dell’articolazione della caviglia che può portare a dolore permanente, gonfiore e talvolta difficoltà a camminare; inoltre la mobilità dell’articolazione potrebbe essere limitata o cedere in modo incontrollabile. In questi casi una delle possibili conseguenze è che l’artrite si sviluppi nell’articolazione in giovane età.
Le distorsioni si verificano spesso quando il piede è inclinato verso l’interno, con la pianta rivolta verso l’altro piede (questo movimento è chiamato “inversione”). Questa lesione solitamente danneggia i legamenti situati sul lato esterno della caviglia.
Le distorsioni alla caviglia in cui il piede si è piegato verso l’esterno (un movimento chiamato “eversione”) sono meno frequenti.
Quando si verifica questa rotazione verso l’esterno, possono verificarsi diverse altre lesioni aggiuntive.

  • Frattura da avulsione: il legamento che collega la tibia a una delle ossa del piede all’interno della caviglia può strappare un piccolo frammento di osso della tibia. La rotazione del piede verso l’esterno è più probabile che provochi una frattura da avulsione che una distorsione perché il legamento qui è molto forte.
  • Lesione da sindesmosi: i legamenti che tengono uniti la tibia e il perone nella parte inferiore possono lesionarsi.
  • Frattura del perone: una frattura del perone può verificarsi alla caviglia o talvolta al ginocchio.
  • Una distorsione alla caviglia può anche essere associata a danni ai nervi.

Quando il piede tende a ruotare verso l’esterno, o quando la caviglia tende a inclinarsi verso l’esterno, in determinate situazioni, il rischio di distorsione aumenta.

  • con legamenti allentati della caviglia a causa di precedenti distorsioni,
  • con debolezza muscolare o danno ai nervi della gamba,
  • quando si indossano determinati tipi di scarpe come ad esempio quelle con tacchi a spillo.

Diagnosi di distorsione alla caviglia

Per avere una diagnosi di distorsione di caviglie e dei danni a essa associati è necessario un esame clinico da parte del medico, con test manuali, ma a volte sono necessarie anche radiografie, per verificare la presenza di fratture oppure delle ecografia per verificare lo stato dei legamenti e tendini.
Il medico indaga sulle circostanze in cui si è verificata la lesione ed effettua un esame fisico.
Durante l’esame, il medico muoverà anche la caviglia in diverse direzioni per determinare la gravità della distorsione.
Tuttavia, se il paziente soffre di forte dolore, gonfiore o spasmi muscolari, l’esame viene solitamente posticipato fino a quando non sarà possibile eseguire le radiografie e verificare la presenza di fratture ossee.
Durante l’esame, la caviglia viene palpata attentamente per determinare dove il dolore è più grave.
Se il semplice contatto con la pelle sopra un legamento provoca un dolore intenso, è probabile che il legamento sia lacerato.
Se toccare la pelle sopra un osso è doloroso, potrebbe esserci una frattura.
Gonfiore e spasmi rendono difficile l’esame della caviglia, e in questi casi, i medici possono prima immobilizzare l’articolazione con una stecca e poi esaminarla nuovamente qualche giorno dopo.

Distorsione di caviglia: i processi di terapia

Il trattamento comprende tipicamente il RICE (riposo, ghiaccio, compressione con benda e sollevamento della gamba) per distorsioni lievi, immobilizzazione e terapia fisica per distorsioni da moderate a gravi e talvolta un intervento chirurgico per distorsioni molto gravi.
La gravità della distorsione dipende da quali legamenti sono lesionati e da quanto gravemente sono allungati o rotti.
Il trattamento può includere anche antidolorifici e anticoagulanti per il controllo del dolore, dell’edema e della prevenzione di trombosi.
Le stampelle vengono utilizzate per tutte le distorsioni fino a quando la persona colpita non può camminare di nuovo normalmente.

1. Distorsioni di grado leggero
La maggior parte delle distorsioni della caviglia sono lievi, non richiedono trattamenti speciali e guariscono senza postumi.
In questo caso, si consiglia soltanto il trattamento secondo il principio RICE. Ciò comprende:

  • Protezione: sostenere la caviglia con una benda elastica, una stecca, uno stivale appositamente progettato o un gesso, a seconda della gravità della distorsione;
  • Immobilizzazione: non appoggiare il piede con la caviglia lesionata o solo con la stampella se assolutamente necessario;
  • Ghiaccio: applicazione di impacchi di ghiaccio sulla caviglia ferita;
  • Bendaggio compressivo: avvolgere la caviglia e il piede con una benda o un nastro elastico;
  • Elevazione: sollevare la caviglia (il più spesso possibile).

La maggior parte dei pazienti può camminare o fare attività fisica purché indossino un tutore, una scarpa o un bendaggio apposito.

2. Distorsioni di grado moderato
Come già menzionato, le distorsioni possono variare in gravità. Anche le distorsioni di grado moderato possono essere trattate seguendo il protocollo RICE (riposo, ghiaccio, compressione, elevazione). Se il camminare diventa estremamente difficile, può essere necessario applicare un gesso o un supporto come uno stivale. La maggior parte dei pazienti, in questo caso, è in grado di riprendere le normali attività fisiche dopo pochi giorni.
Ricordiamo che la terapia fisica è importante per ridurre al minimo il gonfiore, mantenere l’ampiezza di movimento dell’articolazione e rafforzare gradualmente i muscoli attorno alla caviglia per prevenire distorsioni ricorrenti in futuro.

3. Distorsioni gravi
Le distorsioni gravi richiedono cure mediche immediate di pronto soccorso, poiché senza trattamento, possono portare a instabilità permanente della caviglia e dolore persistente. La caviglia viene immobilizzata, talvolta con un gesso o con un tutore. La maggior parte dei pazienti viene indirizzata a richiedere l’intervento di un ortopedico specialista. Il quale valuterà il quadro e in che modo intervenire.
A volte, si può considerare l’intervento chirurgico, ma la questione dell’opportunità di eseguirlo è controversa. La maggior parte degli esperti ritiene che la riparazione chirurgica dei legamenti strappati non sia superiore al trattamento non chirurgico. Gli esercizi di fisioterapia, invece, giocano un ruolo essenziale nel ripristinare la mobilità, rafforzare i muscoli e migliorare l’equilibrio.
Questi esercizi sono necessari prima che i pazienti possano tornare a svolgere attività fisicamente impegnative, e allo stesso tempo, favoriscono il processo di guarigione.

4. Lesioni da sindesmosi
Le distorsioni della caviglia alta di solito richiedono l’uso di un gesso per diverse settimane.

Distorsione alla caviglia: la fisioterapia è utile?

Se un legamento è lesionato o strappato, gli esercizi di rafforzamento possono contribuire a stabilizzare il piede prima di riprendere la corsa. La maggior parte di questi esercizi mira al potenziamento muscolare e all’ottimizzazione della coordinazione.
Il momento di inizio della terapia fisica e della fisioterapia varia da caso a caso, ma generalmente, quanto prima viene avviato il percorso fisioterapico, tanto migliore e più rapido sarà il processo di recupero e guarigione. Tuttavia, è importante notare che l’inizio precoce dell’attività fisioterapica e poi dell’attività fisica probabilmente non incide sulla stabilità a lungo termine dell’articolazione della caviglia.

Una distorsione alla caviglia generalmente si risolve automaticamente e autonomamente ma l’intervento del fisioterapista può accelerare questo processo.

Trattamento fisioterapico

Il fisioterapista può quindi mobilizzare l’articolazione e i legamenti nella fase iniziale nelle direzioni non coinvolte nella distorsione, per fornire ulteriore riposo alla parte lesionata e iniziare immediatamente un percorso di rieducazione funzionale.

Durante il periodo di immobilizzazione, il trattamento fisioterapico serve anche a controllare il dolore e l’edema, oltre a prevenire ulteriori complicazioni come tromboflebiti e sindromi compartimentali. Nel corso del percorso fisioterapico, il professionista continua a esaminare i fattori che ostacolano il recupero naturale, ad esempio, se i legamenti rimangono indeboliti, vengono eseguiti esercizi per rafforzare i muscoli attorno all’articolazione e migliorare la coordinazione, in modo che la componente muscolare possa parzialmente sostituire la funzione dei legamenti.

La mobilizzazione passiva-assistita o attiva ha lo scopo di mantenere la mobilità delle articolazioni di ginocchio e anca, oltre alla forza muscolare dei muscoli collegati ad esse.
La riabilitazione in questa fase mira a proteggere la caviglia e garantire un modello di camminata sicuro e il meno invalidante possibile, al fine di prevenire ulteriori problematiche come dolori lombari, ecc. La riabilitazione deve preservare l’autonomia della persona nei suoi trasferimenti e movimenti, contribuendo così a mantenere una buona condizione cardiovascolare.

Nel percorso di riabilitazione, vengono utilizzati diversi approcci e terapie mirati al recupero e alla guarigione. Questi possono includere:
Recupero della mobilità (Range Of Movement) passiva e attiva delle articolazioni di ginocchio e anca e nel limite del possibile della caviglia. Nello specifico:

  • esercizi passivi, attivi di stabilizzazione e rinforzo muscolare
  • esercizi propriocettivi, per l’anca e il ginocchio e parzialmente in scarico di caviglia
  • terapia manuale, per ridurre le tensioni dei tessuti molli
  • massoterapia, per la riduzione di eventuali edemi e delle tensioni dei tessuti molli
  • diatermia, per la riduzione del dolore e facilitare il recupero della mobilità
  • laserterapia, per riduzione della sintomatologia dolorosa
  • elettrostimolazione
  • taping o kinesiotaping.

Dopo l’immobilizzazione il fisioterapista può iniziare la riabilitazione del segmento fratturato nel rispetto delle indicazioni e delle controindicazioni prescritte dal medico. Solitamente si dosa l’attività e la velocità del recupero sul dolore, sull’edema e sull’infiammazione locale del paziente che possono essere ridotti e controllati attraverso tutti gli strumenti fisioterapici in possesso del fisioterapista, al fine di aiutare il processo di guarigione.
Inoltre, il paziente riceve proposte di esercizi e istruzioni per il trattamento domiciliare, con particolare attenzione alla mobilità dell’articolazione della caviglia, stretching e rinforzo dei muscoli anteriori e posteriori della gamba e del piede.
Nel caso sia necessario, viene effettuata una rieducazione alla deambulazione in piano e sulle scale, ma più importante è il recupero propriocettivo al fine di evitare recidive del trauma che ha provocato la frattura, anche e soprattutto in ambito sportivo.
Il recupero da una distorsione di caviglia richiede 3-4 mesi al massimo, dopo i quali è possibile tornare alle attività normali di vita quotidiana e sportiva.

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