Gli infortuni e la guarigione

L’intervento fisioterapico per correggere la postura scorretta della schiena

postura scoretta schiena
1 A quali problemi può portare una postura scorretta?
  • 1 A quali problemi può portare una postura scorretta?
  • 2 Come correggere e migliorare una postura scorretta della schiena?
  • 3 Postura schiena esercizi

Postura schiena scorretta: cause

La postura è la posizione che assume il corpo nello spazio e la relazione tra le varie parti, soprattutto della colonna vertebrale, al fine di garantire la posizione eretta, seduta o supina e il movimento.
È un aspetto automatico della nostra vita, regolato da vari sistemi del nostro corpo tra i quali quello nervoso e quello muscolare.
Una postura schiena scorretta comporta conseguenze varie, da lievi contratture, fino a problematiche cardio-circolatorie.
Il nostro corpo utilizza vari atteggiamenti della postura per i seguenti motivi principali.

  • Antigravitari: contrastare la forza di gravità e restare in posizione eretta;
  • statici: rimanere in equilibrio;
  • dinamici: per i movimenti adeguati alla situazione (dal “semplice” camminare fino ai gesti atletici più complessi come danza, arti marziali, tuffi etc).

Nella maggior parte dei casi gli atteggiamenti posturali inadeguati o scorretti sono causati da squilibri muscolari, i quali sono evidenziati da un esame funzionale del sistema muscolo-scheletrico che ne descrive un modello di debolezza e tensione muscolare.
Lo squilibrio può verificarsi a causa di un’alterata lunghezza, forza o tensione di due o più muscoli. Un modello tipico è la combinazione di debolezza muscolare e tensione o accorciamento.
Gli squilibri muscolari (squilibrio) portano a un aumento dello stress sulle articolazioni, sovraccarico dei tendini, tensione muscolare in altri muscoli e cattiva postura.
Il nostro sistema di movimento reagisce sempre allo stesso modo a uno sforzo errato (ad es. stare troppo seduti, non muoversi abbastanza, oppure effettuare un eccessivo sforzo per lo stato di allenamento individuale senza un’adeguata preparazione).
I muscoli “posturali” reagiscono con l’indebolimento, cosicché i muscoli del movimento debbano assumere i loro compiti posturali (carico statico).
Poiché i nostri muscoli del movimento sono fatti per il movimento, dinamico e rapido, e non per lunghi periodi di tempo di contrazione (statico), vengono rapidamente sopraffatti dal carico prolungato. Un muscolo sovraccaricato reagisce accorciandosi e creando tensioni.
La postura scorretta va comunque educata o curata, anche e soprattutto per chi pratica l’attività sportiva, in quanto lo squilibrio può irritare i tendini, i muscoli e le articolazioni.
Di conseguenza, il rischio di lesioni aumenta e le prestazioni diminuiscono.
Di conseguenza, ci sono sintomi quali:

  • L’aumento della pressione nel muscolo (accorciamento/tensione) porta a un deterioramento della circolazione sanguigna e quindi al dolore.
  • L’indebolimento dei muscoli posturali porta a blocchi, cioè movimenti limitati in sezioni della colonna vertebrale o delle articolazioni, e quindi al dolore.
  • I muscoli del movimento si inseriscono sulle ossa e alla colonna vertebrale tramite lunghe leve di movimento, in modo da poter applicare una buona forza durante i movimenti. Il loro accorciamento provoca la “postura scorretta”.

Nello sport, lo stress unilaterale, un allenamento unilaterale o scorretto, è spesso responsabile dello postura errata; inoltre essa può essere instaurata dal sovraccarico muscolare e l’affaticamento, così come dai muscoli deboli o non in tensione.
Stare seduti a lungo porta anche a uno squilibrio permanente nei muscoli e ad una conseguente postura scorretta, soprattutto sedersi con la schiena “arrotondata”, nella quale i muscoli della colonna diventano lunghi e deboli, mentre i muscoli addominali si accorciano.
Se si porta il bacino in avanti, la parte superiore del corpo assume una posizione diritta in cui i muscoli della schiena e dell’addome sono caricati in modo uniforme: ovviamente è difficile stare seduti in questa posizione eretta per un’intera giornata lavorativa. È quindi consigliabile cambiare continuamente la posizione seduta durante la giornata.
Le contenzioni e la postura scorretta, che si verificano principalmente a seguito di infortuni o dopo lesioni, hanno un effetto simile.
Continuare a svolgere un’attività in modo inappropriato (ad esempio zoppicando mentre si cammina) sottopone a stress eccessivo alcuni muscoli e sottoutilizza altri muscoli.
La mancanza di esercizio fisico e le deformità ossee congenite (es. arto inferiore più corto del controlaterale) comportano anche che i gruppi muscolari non possono essere utilizzati in base alla loro funzione e questo porta a un cambiamento o compensazione nel corpo che favorisce uno squilibrio muscolare e una conseguente postura scorretta.

Postura schiena scorretta: atteggiamenti

Di norma, la postura scorretta muscolare descrive uno squilibrio tra muscoli agonisti e muscoli antagonisti, cioè tra flessori ed estensori, dove un accorciamento dell’uno porta ad un indebolimento dell’altro.
Ma sono possibili anche altre forme di squilibrio:

  • tra muscoli stabilizzatori e mobilizzatori;
  • tra la metà sinistra e destra del corpo;
  • tra la metà superiore e quella inferiore del corpo.

Spesso negli atteggiamenti posturali scorretti, vengono descritti squilibri tra i muscoli stabilizzatori e mobilizzatori. Gli stabilizzatori sono muscoli profondi che hanno il compito di stabilizzare singole articolazioni o sezioni corporee, mentre i mobilizzatori sono i muscoli superficiali responsabili del movimento delle nostre articolazioni.
Alcuni esempi di postura schiena scorretta:

  • atteggiamento cifotico della testa e del collo dove, appunto, la testa e le spalle vengono tirati in avanti causando un successivo e progressivo accorciamento dei muscoli del torace e del collo, indebolendo i muscoli che stabilizzatori delle scapole e i flessori profondi del collo.
  • Dorso cavo in (iper-)estensione, dovuto all’accorciamento dei lunghi muscoli estensori del dorso e all’indebolimento dei muscoli profondi dell’addome e della colonna vertebrale.
  • Bacino inclinato in avanti (iperlordosi lombare) a causa di un accorciamento dei flessori dell’anca e di un indebolimento dei muscoli glutei (e del dorso profondo).
  • Rettilinizzazione lombare: postura scorretta che di solito si manifesta sotto forma di un indebolimento dei muscoli addominali profondi (ad es. Il muscolo trasverso dell’addome) e di un accorciamento o tensione dei muscoli addominali superficiali (ad es. Il retto addominale), che è causato, ad esempio, dallo stare seduti a lungo senza nessun movimento della colonna vertebrale lombare.

Postura schiena scorretta: diagnosi

Una postura scorretta viene diagnosticata da un esame funzionale, durante il quale il movimento e la funzione di articolazioni e muscoli vengono valutati dal medico fisiatra o dal fisioterapista.
In molti casi non sono richiesti esami diagnostici per immagini (ad es. Radiografia, MRT).
In alcuni casi la funzione di alcuni muscoli profondi (muscoli profondi della schiena, muscoli addominali profondi) può essere visualizzata mediante un’ecografia, dinamica funzionale.
Nei casi in cui la postura scorretta si sia instaurata già da diverso tempo, la diagnostica per immagini è necessaria per valutare gli eventuali cambiamenti morfologici già in atto nel sistema muscolo-scheletrico.

Postura scorretta: combattere le cause anziché i sintomi!

Se impariamo a riconoscere le cause che provocano la postura scorretta, è possibile anche intraprendere un’azione a lungo termine ed efficace per modificarla.
Alcuni dei motivi più comuni per la tensione muscolare e gli squilibri muscolari sono:

  • stress e sofferenza psicologica (Lundberg U., el al, 1999; Bahrami-Ahmadi A., et al., 2016);
  • mancanza di esercizio, esercizio monolaterale, errato o eccessivo a livello lombare e del bacino ( Deardorff W., 2015; Auvinen J., et al., 2007);
  • mantenimento prolungato della posizione seduta, mancanza di dinamica della colonna lombare e del bacino e/o postura scorretta nella posizione seduta, e/o atteggiamento posturale antalgico (Vad V., 2020);
  • postura errata durante il sonno e disturbi del sonno (Morrison G., 2018, Breus M. J., 2014);
  • disfunzioni posturali ascendenti derivanti da un disturbo a livello degli arti inferiori (ad esempio anche dovuti a calzature non idonee).

Postura scorretta: trattamento

Dopo aver valutato quali muscoli sono troppo deboli, troppo corti o troppo in tensione, si può iniziare il trattamento.

  • I muscoli troppo deboli devono essere ricostruiti con un adeguato allenamento di forza/resistenza.
  • I muscoli accorciati possono essere ripristinati combinando l’allenamento della fascia e gli esercizi di stretching.
  • L’allenamento della coordinazione, di propriocezione e le tecniche di rilassamento mirate sono efficaci per interrompere il ciclo dello squilibrio posturale.

Per una terapia di successo, è importante trattare la causa o il fattore scatenante dello squilibrio per evitare che i sintomi si ripresentino.
Se lo stare seduti a lungo viene valutato come la causa dello squilibrio muscolare, che di solito è difficile da evitare per motivi legati al lavoro, può avere senso, ad esempio, cambiare la posizione di lavoro a intervalli regolari.
In generale, in caso di squilibri muscolari, è consigliabile essere attivi e variati nella vita di tutti i giorni per prevenire una postura scorretta o curarne le conseguenze.
A seconda dei sintomi, il terapista curante mette insieme un programma di esercizi individuali che dovrebbero essere eseguiti ogni giorno per circa 15-20 minuti.
Durante i primi approcci e interventi, il trattamento (sia esso fisioterapico o cinestesico) verte al rilassamento dei blocchi funzionali attraverso le varie tecniche di terapia manuale quali:

  • tecniche manuali;
  • massoterapia;
  • tecniche osteopatiche o chiropratiche;
  • tecniche di facilitazione neuromuscolari propriocettive (P. N. F.);
  • ginnastica posturale;
  • metodologia Mezieres;
  • Rieducazione Posturale Globale (R.P.G.).

I muscoli contratti e tesi vengono allungati attraverso esercizi per la mobilizzazione passiva, attiva o per l’auto-mobilizzazione. Per allenare i muscoli indeboliti e migliorare la coordinazione muscolare, viene sviluppato e praticato insieme al fisioterapista un programma di allenamento individuale.
Lo sforzo fisico per il paziente è di circa 20 minuti al giorno.
Dopo la prima fase di apprendimento motorio, gli esercizi possono essere svolti a casa senza grandi attrezzi (ad esempio camminare scalzi è un’abitudine che rinforza i muscoli del piede e contribuisce a migliorare la postura).
Successivamente per il miglioramento ulteriore dell’aspetto atletico e il mantenimento posturale del corpo, esistono ad oggi svariate tecniche da effettuare singolarmente o in gruppo.
Di seguito alcuni esempi:

  • LnB Motion (Liebscher and Bracht);
  • metodo Pilates;
  • girotonica, etc.

“Il movimento fa parte della nostra natura. La perfetta quiete è la morte” Blaise P..
In generale, il movimento (dinamico) è migliore della posizione seduta (statica).
Ciò significa che rendere la nostra vita quotidiana più attiva è una delle misure più importanti contro la postura scorretta e gli squilibri muscolari.

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